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CADUTI IN MARE DI FISCAGLIA Guerra ( 1940 – 1945 )
Affondamento navi con marinai e militari a bordo ( Caduti 2 - Dispersi 25 )
NAVI COINVOLTE
Sintesi riassuntiva
Affondamento Incrociatore " Giovanni dalle Bande Nere " ( 1° Aprile 1942 )
Il mattino del 1° Aprile 1942, l'incrociatore Giovanni dalle Bande Nere, lasciò il porto di Messina diretto a La Spezia scortato dal caccia torpediniere Aviere e dalla torpediniera Libra. Alle 9 del mattino a 11 miglia da Stromboli, il gruppo venne intercettato dal sommergibile inglese Urge che lancia un siluro colpendo in pieno centro lo scafo dell'incrociatore spezzandolo in due. La nave affondò rapidamente, trascinando con se 381 membri dell'equipaggio. Caduto in mare: Canetti Gualtiero anni 20 ( Elenco completo di MassaFiscaglia ), sepolto nel Sacrario Militare “Cristo Re” di Messina.
Affondamento Incrociatore " Zara " ( 29 Marzo 1941 )
L'incrociatore Zara venne inviato la notte del 29 Marzo 1941, in soccorso della nave Pola al largo di Capo Matapan (Mar Egeo). Colto di sorpresa dalle corazzate inglesi: Barham, Valiant e Warpite, venne pesantemente colpito dai cannoni di grosso calibro delle tre corazzate, perdendo ogni possibilità di manovra e incendiandosi rapidamente. Il comandante a quel punto ordinò l'autoaffondamento, ma la nave venne di nuovo colpita da due siluri lanciati dalla torpedine Jervis e la Zara saltando in aria si inabissò in pochi minuti, trascinando con se 782 uomini dei 1082 dell'intero equipaggio di bordo. I 279 sopravvissuti vennero recuperati e fatti prigionieri dagli inglesi.
Disperso in mare : marinaio Vecchiatini Paolo anni 21 ( Elenco completo di MassaFiscaglia)
Affondamento Piroscafo " Laconia " ( 12 Settembre 1942 )
Il Laconia era un transatlantico britannico convertito e armato per il trasporto di truppe militari. Nel Luglio 1942 , 1800 militari italiani fatti prigionieri dopo la battaglia di El Alamein e altre del Nord Africa, vennero imbarcati sul Laconia insieme ad 852 militari inglesi ( oltre a 80 tra donne e bambini ) e in parte anche soldati polacchi, per raggiungere l'Inghilterra. Dopo varie soste durante il lungo viaggio ( Aden , Mombasa , Durban , Citta' del Capo ), la notte del 12 Settembre al largo dell'Africa Occidentale nei pressi dell'isola di Ascensione ( Atlantico Meridionale ), il Laconia venne silurato dal sommergibile tedesco U-156, affondando in circa due ore. Emerso, il sommergibile tedesco per fare prigionieri i più alti in grado inglesi, l'equipaggio si accorse solo in quel momento che erano presenti numerosi militari italiani prigionieri. Chiesto aiuto ad altri due sommergibile tedeschi per portare soccorso ai superstiti, l'operazione si dimostrò non possibile per l'alto numero degli stessi. Dopo contrastanti e complesse operazioni di recupero portate avanti per quasi 48 ore( ancora oggi le versioni non sono concordi), i sommergibili tedeschi oramai sotto il tiro dell'aviazione americana, abbandonarono la maggior parte dei naufraghi al loro tragico destino. Il numero esatto dei dispersi ancora oggi non è riportato, ma il dato più realistico è quello di 1700 vittime. Nota sui dispersi in mare I militari di MassaFiscaglia, Masieri Giordano anni 22(Elenco dalle lapidi), Arvieri Ariode anni 22 (Elenco completo), insieme ai seguenti militari di Migliarino dell'Elenco completo : Anteghini Bruno anni 22, Marzola Giorgio anni 25 e Rolfini Renato anni 22, risultavano tutti Caduti come prigionieri sull'isola di Ascensione(Oceano Atlantico). In seguito ad altre recenti ricerche, ora sono considerati dispersi nell'affondamento del Laconia. Lo stato di dispersi per: Agnella Iames anni 23 , Fini Cesare anni 25 e Negri Michele anni 23(tutti nell'Elenco Comunale di Migliarino) rimane invariato.
Affondamento Piroscafo " Galilea " ( 28 Marzo 1942 )
Il Galilea era una nave passeggeri, modificata e adibita come nave ospedale. Con questa funzione ospitava gli ospedali da campo n. 629- 630- 814, ma al momento dell'affondamento battaglioni di militari italiani appartenenti alla divisione Julia. Lasciato il porto di Corinto la sera del 27 Marzo 1942, portando le insegne di nave ospedale per rientrare in Italia, venne colpita da un siluro lanciato dal sommergibile inglese Prateus, affondando nei pressi delle isole greche di HMS e Antipoxo la notte del 28 Marzo 1942. Dei 1275 uomini imbarcati, solo 284 furono salvati. Disperso in mare : Amati Paride anni 22 disperso in ( Elenco Comunale di Migliarino )
Affondamento Motonave " Rina Corrado" ( 8 Novembre 1941 )
La motonave Rina Corrado, faceva parte di un convoglio navale (denominato Duisburg) composto navi da guerra e da carico, per un totale di 19 unità ( 2 Tedesche). Partito i primi di Novembre del 1941 dal porto di Napoli alla volta di Tripoli, doveva rifornire di armamento e carburante le forze italo-tedesche impiegate nel Nord-Africa. L'8 Novembre, a Nord del Golfo della Sirte e a Occidente di Malta, il convoglio viene avvistato da un ricognitore inglese che ne conferma la posizione e composizione alla Marina Inglese, tra l'altro già a conoscenza di tutto grazie al radar e alla decifrazione dei messaggi tra le navi in movimento. L'attacco viene portato da quattro cacciatorpediniere inglesi e il convoglio Duisburg( mal preparato e colto di sorpresa) pur superiore come numero di navi viene pressoché totalmente affondato, colpito dai cannoni di grosso calibro e dai siluri navali degli inglesi. Del convoglio, solo tre navi si salvarono dall'affondamento pur rimanendo gravemente danneggiate, mentre il convoglio inglese riportò danni assai limitati. Non abbiamo trovato dati indicativi utili sul numero dei caduti o dispersi in mare tra i marinai delle Forze dell'Asse. Caduto in mare : Fogli Pietro anni 19 ( Elenco Comunale di Migliarino). In seguito ad ulteriori ricerche dei famigliari, Fogli Pietro è ora dichiarato Caduto in mare e non più disperso. Il corpo recuperato dopo l'affondamento del ”Rina Corrado”, era stato sepolto nel Cimitero di Marsala e dopo molti anni traslato nel Cimitero di Migliarino. Altro disperso: Giori Pellegrino(stesso Elenco) di anni 23.
Affondamento Piroscafo " Sinfra" ( 19 Ottobre 1943 ) Il Sinfra era una motonave tedesca da carico e arrivò nel porto di Herakliton (Creta) nei primi giorni di ottobre 1943. Dopo aver stipato la stiva di armamento e munizioni, la nave doveva caricare migliaia di militari italiani( in parte anche greci)fatti prigionieri dai tedeschi dopo l'8 Settembre 1943 e portarli nel campo di prigionia situato nel Pireo. Dopo aver lasciato da poco il porto, la nave viene attaccata da una squadra aerea inglese e americana e viene ripetutamente colpita da bombe e siluri, ma il Sinfra inclinato e ingovernabile non affonda subito. Solo alle 2,30 del 19 Ottobre, dopo che alcuni prigionieri erano riusciti ad uscire dalla nave ( sprovvista di scialuppe di salvataggio o altro), il Sinfra affonda trascinando con se gran parte degli uomini a bordo. I superstiti italiani, recuperati al mattino dai tedeschi, vennero poi trasferiti nelle carceri del porto di Cania. Varie fonti riportano questi dati sul numero vittime: presenti a bordo 2664, superstiti italiani 757 ( 197 i tedeschi). Numero delle vittime 1710. Dispersi in mare : Barbieri Guido anni 31 , Romanini Guerrino anni 23, Verlato Luigi anni 30 (Elenco Comunale di Migliarino)
Affondamento Piroscafo “ Neptunia “ ( 18 Settembre 1941 )
I piroscafi passeggeri, Neptunia ,Oceania e Vulcania, facevano parte del convoglio della Regia Marina Italiana(denominato Vulcania), partito sotto la scorta di cinque cacciatorpediniere la sera del 16 settembre 1941 dal porto di Taranto. Il convoglio carico di truppe militari italiane e altro materiale bellico, era destinato alla Libia e doveva sbarcare nel porto di Tripoli. Il convoglio mantenne una distanza tale da non poter essere raggiunto dagli aerei inglesi che stazionavano nell'isola di Malta, ma grazie al sistema inglese di decifrazione delle trasmissioni radio(ULTRA), quattro sommergibili inglesi erano già a conoscenza della rotta del Vulcania. Alle 4,06 del 18 settembre , in prossimità delle coste libiche, il sommergibile inglese Upholder, lancia una salva di siluri contro le tre navi passeggeri e il piroscafo Neptunia viene colpito per primo, seguito poco dopo dall'Oceania. Il Neptunia colpito sotto la chiglia, rimane immediatamente senza i motori e con il timone bloccato, colando a picco alle 6,50. L'Oceania colpito di nuovo dallo stesso sommergibile, affonda alle 8,57. Dei 5.818 militari imbarcati sulle due navi ne vennero salvati 5.434, quindi i dispersi totali furono 384. Disperso in mare: Scalabrini Walter anni 19 ( Elenco completo di Migliarino )
Affondamento Torpedine “Climene” ( 28 Aprile 1943 )
Alle ore 14 del 27 Aprile 1943, la Climene salpò dal porto di Trapani e si diresse verso il canale di Sicilia per incontrare i trasporti navali militari tedeschi KT 5 e KT 14, che avrebbe dovuto scortare fino a Tunisi. Alle 10,30 del 28 Aprile la torpediniera in navigazione a circa 25 miglia a sud-ovest di Marettino, dopo aver incontrato da poco i due trasporti tedeschi ed essersi posta a loro scorta, venne attaccata dal sommergibile inglese Unshaken. Il sommergibile lanciò tre siluri in rapida sequenza e il Climene evitò la prima arma, ma venne colpita in pieno dalla seconda, spezzandosi in due e colando a picco in tre minuti a sud-ovest di Marsala alle ore 10,35. Perirono con la nave 53 uomini dell'equipaggio( tutti dichiarati dispersi), mentre 91 furono i sopravvissuti, tra i quali il comandante Colussi, recuperati dalla nave della Regia Marina Italiana “Laurana”. Disperso in mare: marinaio Guandalini Elio anni 22 (Elenco Comunale di Migliarino)
Affondamento Torpediniera “Lampo” ( 16 Aprile 1941 )
La sera del 13 Aprile 1941, il Lampo lascia il porto di Napoli insieme al cacciatorpediniere Tarigo e altri 5 piroscafi(convoglio Tarigo), tutti carichi di armamento, munizioni, carburante e truppe militari per l'Afrika Korps. Alle 2,20 del mattino del 16 Aprile, in prossimità di Kerkemah(costa tunisina), il convoglio viene intercettato e cannoneggiato da cinque cacciatorpediniere inglesi della classe HMS e nel violento scontro che ne seguì, affondarono il Tarigo con altre tre navi italiane e una inglese. Altre due navi della Marina Italiana si incagliarono nelle secche diventando ingovernabili e il Lampo colpito in modo devastante si incendiò, finendo pure lui sulle secche. La nave posatasi sul fondale con il ponte che ancora emergeva dall'acqua, venne abbandonata dai superstiti che furono 64, su un equipaggio di 205 uomini. Il 4 Luglio la nave soccorso Epomeo , si portò accanto al relitto, recuperando i superstiti e dando poi sepoltura in mare ai caduti trovati.
Disperso in mare: marinaio Braga Costante anni 22 ( Elenco completo di MassaFiscaglia)
Battaglia di Skerki ( 2 Dicembre 1942 )
La battaglia del banco di Skerki , fu combattuta nel mar Mediterraneo, nei pressi della costa tunisina. Un convoglio mercantile italiano era diretto in Libia per rifornire le truppe dell'asse in Nord Africa composto da ; motonavi, navi da guerra della Regia Marina e un piroscafo tedesco. La ricognizione aerea italiana , avvista una unità navale inglese in uscita dal porto di Bona(costa algerina) e diretta verso le navi italo-tedesche. La notte del 2 dicembre 1942 la squadra inglese attacca rapidamente il convoglio, affondando il mercantile tedesco, mentre le altre navi rispondono al fuoco lanciando dei siluri che non hanno però nessun esito. Le navi inglesi continuando il siluramento riescono ad avere il completo sopravvento sull'intero convoglio che viene quasi totalmente affondato. Persero la vita 2200 italiani suddivisi tra le varie navi coinvolte(sei o sette) e non siamo a conoscenza dove erano imbarcati i dispersi di Fiscaglia che sono : Mazzola Antonio di MassaFiscaglia anni 27 ed entrambi di Migliarino : Chiodi Gaetano anni 29 e Pazi Teolmino anni 20.
Affondamento Torpediniera “Alcione” ( 11 Dicembre 1941 )
Il 10 dicembre 1941 la torpediniera Alcione lascia il Pireo con il compito di scortare due navi cisterna , la Arca ed Ellis. Il giorno seguente nella baia di Suda(presso l'isola di Creta) il sommergibile inglese Truant avvista il convoglio italiano e lancia quattro siluri in direzione dell'Alcione che riesce ad evitarne tre, ma viene colpito in pieno dal quarto che fa esplodere la nave. L'Ellis cerca di rimorchiare la torpediniera ancora galleggiante verso Suda, ma questa manovra non servirà ad evitare l'affondamento dell'Alcione. L'equipaggio registrerà 17 perdite tra morti e dispersi in mare. Disperso in mare : Mellacino Giovanni di Migliarino anni 39.
Affondamento Piroscafo “ Oria “ ( 12 Febbraio 1944 )
Nell'autunno del 1943 dopo la resa delle truppe italiane in Grecia, i tedeschi decisero di trasferire via mare le decine di migliaia di militari fatti prigionieri. Il piroscafo Oria fu tra le navi scelte per questo tipo di trasporto e salpò dal porto di Rodi diretto al Pireo l'11 febbraio 1944 con 4046 prigionieri. Il giorno seguente durante una forte tempesta, il piroscafo dopo aver colpito gli scogli presso Capo Sunio, affondò rapidamente trascinando in fondo al mare la quasi totalità dei presenti a bordo(i superstiti furono solo 28). Ancora oggi il naufragio del piroscafo Oria è uno dei peggiori della storia della navigazione mondiale, il peggiore in assoluto avvenuto nel Mediterraneo. Nota: Anteghini Oreste di MassaFiscaglia anni 26 e Bini Guido di Migliarino anni 27, risultavano imbarcati come prigionieri sull'Oria e se anche mai dichiarati ufficialmente dispersi, nei nostri Elenchi vengono considerati tali. Segnaliamo che in Grecia sono presenti un gran numero di Sacrari del Mare alla Memoria dei tanti militari italiani caduti e dispersi in mar Mediterraneo nella seconda guerra Mondiale. Proprio per ricordare il naufragio dell'Oria , il 9 febbraio 2014 il governo greco ha aperto un nuovo Sacrario presso l'isolotto di Patroklos.
ALTRE NOTIZIE
Sconosciute le notizie sull'affondamento della nave piroscafo" Gran"(28-12-1942) con a bordo e disperso in mare , Pambianchi Ezio anni 28 (Elenco Comunale di Migliarino) Altro disperso in Mar Mediterraneo con notizie sconosciute: Paolini Alvaro (05-12-1942) anni 20 (Elenco di Migliaro)
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